Le infiorescenze e le foglie della lavanda sono ricche di olio essenziale volatile, il cui alcol più importante presente al suo interno è il linalolo, il maggiore responsabile delle tantissime proprietà terapeutiche della lavanda, ragioni per le quali è bene portare sempre con sè una piccola boccetta di olio essenziale di lavanda.
Innanzitutto è bene che sappiate che esistono vari tipi di olio essenziale di lavanda che derivano dalle diverse specie di questo fiore viola profumatissimo.
Quella più comune è la Lavandula Angustifolia, nota anche con i nomi Officinalis, Spica e Veris. Coltivata in Francia, in alcune parti d’Italia, fra cui la Sardegna, e in Inghilterra, ha foglie lineari e fiori violacei che formano delle spighe il cui fusto non supera il metro di altezza.
L’olio essenziale di Lavanda Angustifolia, dalla fragranza dolce, erbacea e leggermente floreale, ha grandi benefici, quando lo acquistate controllate sempre che sia riportato il suo nome latino, poichè le sue proprietà differiscono da quelle delle altre specie, per esempio da quello della Lavanda Latifolia (dall’attività stimolante il cui uso è sconsigliato sui bambini di età inferiore ai dieci anni, ad esempio).
I benefici dell’olio essenziale di Lavanda
E’ importante portare sempre con sè l’olio essenziale di lavanda, preferibilmente prodotto con il metodo biologico Regolamento CEE 834/2007, perchè la sua azione antibatterica, antifungina e antinfiammatoria lo rendono un potente alleato contro anche una minima infezione alla pelle (anche dei nostri amici a quattro zampe), contro i dolori articolari e muscolari, contro le infezioni micotiche.
Anche per le sue proprietà antistaminiche e antibatteriali è bene tenerlo sempre in borsetta fra rossetti e specchietto perchè utile in caso di allergie della pelle, dermatiti da contatto, punture di insetti e per alleviare il fastidio del prurito o per tenere lontani gli insetti. In caso di ferite, associato con l’olio essenziale di Elicriso, permette la loro guarigione riducendone l’aspetto esternamente.
L’olio essenziale di lavanda è da portare sempre con sè perchè ha anche proprietà antispasmodiche, utile in caso di coliche addominali o dolori mestruali, inoltre favorisce la digestione, perchè aiuta a smaltire la flatulenza e attenua la sensazione di nausea. Ricordiamo che non è tossico, nè irritante a basse dosi, nè sensibilizzante, quindi il suo utilizzo è sicuro.
Oltre a portarlo sempre con voi, è bene tenerlo sempre sul comodino, l’olio essenziale di lavanda in aromaterapia infatti, aiuta a diminuire lo stress, a migliorare l’umore, a ridurre l’ansia e a indurre il sonno. E’ utile anche negli spasmi muscolari, nel dolore a muscoli e articolazioni, grazie al suo potere calmante unito ad un massaggio sulla zona colpita.
Sempre utilizzato come ingrediente per olio da massaggio, l’olio essenziale di lavanda favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, contrastando la cellulite.
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Anche in viaggio ha la sua utilità, aiuta infatti a combattere la nausea durante i lunghi tragitti in auto. L’inalazione secca è la terapia d’urto più efficace, annusare un fazzoletto dove è stata versata qualche goccia di olio essenziale di lavanda, inspirando profondamente, può davvero alleviare il mal d’auto e farvi viaggiare tranquilli.
Consigli pratici sull’utilizzo dell’olio essenziale di Lavanda
In aromaterapia versate una goccia di olio essenziale di lavanda per ogni metro quadro dell’ambiente in cui andrà diffuso con i più classici diffusori in commercio oppure versatene qualche goccia nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni.
Per un bagno tonificante e decongestionante per il corpo, dieci gocce nell’acqua della vasca dove immergervi una decina di minuti, saranno sufficienti per uscirne rigenerati.
Bastano poche gocce per sprigionare i suoi benefici.
Per l’assunzione per via interna, dovete assicurarvi che l’olio essenziale di lavanda sia di grado alimentare, come questo di Lavanda di Elvio.
Un olio essenziale etichettato “per uso esterno” è invece pericoloso da ingerire. Qualche goccia di olio essenziale di lavanda può essere aggiunta ad una camomilla, ad un bicchiere d’acqua e menta o contenente succo di limone, anche ad un cucchiaino di miele.